Forte di Bard e Borgo medievale

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Uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento ma anche un luogo di cultura dove potersi emozionare

VISITA GUIDATA AL FORTE E AL BORGO DI BARD

Una fortezza tutta ottocentesca che accoglie e non ostacola più nessuno in quanto divenuta il maggior Polo museale e culturale della Regione, simbolo di apertura, e di divulgazione.

Tutto questo è oggi il grandioso insieme di bastioni che potremo ammirare arrivando alla “stretta” del fondo Valle.
Dell’antico castello del 1034, il primo citato in Valle d’Aosta, non rimane traccia se non nei documenti storici.  Appartenuto per circa sei secoli, a partire dal 1242, ai Savoia, modificò nel tempo il suo aspetto originario diventando una fortezza tardo seicentesca e benché molto più piccola dell’odierna, si dimostrò dura avversaria per l’esercito di Napoleone che vi giunse due secoli dopo.

Nel maggio 1800 infatti, durante la seconda Campagna d’Italia, “l’Armée de Réserve” venne ostacolata dai 400 soldati del Forte, nell’unico passaggio possibile all’artiglieria: il borgo.
Poco valse al termine della sconfitta, “l’onore alle armi” ottenuto dagli austro-piemontesi, in quanto il loro baluardo venne rapidamente fatto radere al suolo dall’offesa francese.

Venne fatto interamente ricostruire nel 1830, in soli otto anni, grazie al timore del Re di Sardegna Carlo Felice ma a seguito di un incessante declino a partire della fine del XIX° sec. che lo portò a diventare magazzino poi prigione militare venne pian piano smilitarizzato ed in seguito abbandonato. Il Forte che visitermo oggi è il risultato di un grande progetto di riqualificazione per la creazione di un grande Polo culturale.

Un consiglio, da non perdere il punto panoramico con vista sul fondo valle!

 

IL BORGO MEDIEVALE di BARD

Una millenaria storia di attraversamenti. Da percorso obbligato quale fu in epoca romana la Via delle Gallie, a luogo fortificato e sicuro cinto da mura merlate nel medioevo, questo luogo fu l’anima di scambi, commerci e pellegrinaggi, oggi parte anche della Via Francigena.

Il borgo di Bard conserva un’anima più antica di quella che ci svela nei suoi bellissimi edifici medievali molto ben conservati.
Non sfuggiranno ai vostri occhi le finestre a bifora ed a crociera, stemmi e meridiane.

Da non perdere la visita del Palazzo “Nicole” con i fori di proiettile sull’intonaco esterno, risalenti al passaggio di Napoleone.

Un luogo dall’anima antica e dal fascino silenzioso che aspetta di essere percorso insieme.

 

MUSEO DELLE ALPI

Il “Museo delle Alpi“, all’interno del Forte di Bard, è un museo contemporaneo e dinamico che vuole raccogliere una sfida, (ben riuscita) quella di condensare le particolarità di uno dei patrimoni dell’umanità, il lungo arco alpino in tutti i suoi aspetti:  naturale, antropologico e contemporaneo, frantumando lo stereotipo della montagna solo naturale.

Le sezioni del percorso visita si dividono per temi, una parte naturale, una  antropologica e contemporanea, frantumando lo stereotipo della montagna solo naturale.

Attraverso sezioni tematiche, video, allestimenti scenografici, suoni della natura e profumi la nostra visita si svilupperà attraverso le 29 sale del museo, immersi in una realtà emozionante e particolare.

Il percorso è adatto anche ad ogni ordine e grado di scuole e la sua visita può essere integrata come approfondimento tematico legato ai numerosi aspetti della montagna come le sue preziose risorse esauribili ed i suoi sistemi fragili.

 Adatto inoltre a persone con disabilità motoria in quanto si sviluppa in piano ed è raggiungibile grazie agli ascensori interni.

Leggi di più qui sul Museo delle Alpi

 

LE PRIGIONI DEL FORTE

Sotto la grande Piazza d’Armi si cela un segreto… le prigioni!
Solo una parte delle numerose e piccole celle di dimensione 1,3 m. x 2,00 è collocata qui lungo quattro angusti corridoi.
Questi bui ambienti furono realizzati modificando e adattando i preesistenti locali adibiti ad uso magazzino.

Poche notizie si hanno circa i detenuti nel corso dei secoli tra queste mura… alcuni vennero imprigionati qui a metà ‘800 nella terza “Insurrection des socques”, altri durante la prima guerra mondiale.

Le Prigioni oggi
Oggi troverete piccole celle aperte e i corridoi luminosi che vi accompagneranno alla scoperta della storia del luogo. Ognuno allestito in forma diversa e tematica. Dalla storia di Bard nei secoli alle ricostruzioni di assedi e battaglie, oltre ai più noti personaggi storici, quali  Napoleone e Cavour.

Da non perdere la proiezione sull’evoluzione del castello a partire dall’anno mille ad oggi!
Questa visita coinvolgente è adatta anche alle scuole, singola o in abbinamento ad altri allestimenti museali.

 

IL MUSEO DELLE FORTIFICAZIONI e
delle FRONTIERE

Il nuovo percorso museale allestito presso il grande bastione denominato Opera Ferdinando, suddivide il suo racconto storico sull’evoluzione delle Fortificazioni nel lungo arco alpino, dal periodo romano, fino alla metà del 1800.

Un percorso ricchissimo di contenuti resi facilmente fruibili attraverso oggetti, artiglierie, ricostruzioni in scala e plastici di fortezze nei secoli, oltre a filmati e linguaggi museali molto particolari e suggestivi.

Il concetto di frontiera è invece espresso nelle sale del bastione Ferdinando inferiore, dedicate in particolar modo alle Alpi occidentali a partire dal 1861 con l’Unità d’Italia, sino alla fine della 2° guerra mondiale, con una riflessione sempre aperta sull’idea di confine.

 Leggi di più qui sui Musei delle Fortificazioni

 

GEO SITO  e  INCISIONI RUPESTRI

Giunti al termine dell’abitato di Bard, ai piedi delle rocce modellate dall’azione dell’antico ghiacciaio Balteo, troveremo un geo-sito archeologico di grande interesse per la storia dell’arte rupestre in Valle d’Aosta. Questo è il luogo per chi ama i siti archeologici e la preistoria

Scopriremo che la roccia fu la base ideale su cui incidere forme di pensiero, e simboli legati ai culti più remoti. Il geo-sito è sicuramente tra i più rappresentativi del territorio valdostano per la varietà delle incisioni rituali, le più antiche datate neolitico, e per le caratteristiche morfologiche.

Parleremo infatti di coppelle, scivolo delle donne, rocce montonate, e delle cosiddette “marmitte dei giganti”. Da non erdere inotre lo “scivolo delle donne”. Per comprendere di cosa si tratta vi attendo di persona! Un’occasione imperdibile per grandi e piccini.

 

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