VISITA GUIDATA DI AOSTA E DELLA SUA PIAZZA
QUANDO: tutto l’anno
PERCHE’: è un luogo vivo considerato il salotto della città
CONSIGLIO: da non perdere il Caffè storico sotto i portici ed il negozio dell’artigianato di tradizione.
Esiste una bellissima Aosta del 1800 caratterizzata da edifici in stile neo-classico, palazzi dalle grandi proporzioni e decorazioni ma sempre di aspetto elegante e sorprendente.
Un esempio notevole è il Palazzo che ospita il Municipio, chiamato “Hotel de Ville“, progettato da Michelangelo Bossi nel 1935 e terminato nel 1841.
IL PALAZZO COMUNALE OTTOCENTESCO
Numerosi sono i suoi particolari dalle finiture sulla facciata riccamente decorata , allo stemma bipartito della città, con il leone rampante sormontato dallo scudo Sabaudo, collocato nella parte sommitale del timpano a ricordare un passato di fedeltà secolare alla Savoia.
Ai lati del tetto spiccano un orologio, sulla parte occidentale, e una meridiana, su quella orientale, mentre ai piedi della facciata, sono collocati gli importanti corsi d’acqua della regione: la Dora Baltea fiume principale ed il torrente Buthier.
Interpretate come due singolari divinità, per I valdostani le due statue sono dei simboli, dei personaggi conosciuti e familiari senza I quali la piazza non sarebbe la stessa.
La bellezza del Municipio si svela anche all’interno. Grandi saloni, tra i quali quello ducale, caratterizzati da affreschi sui soffitti e alle pareti, con pavimentazioni in legno intarsiato.
LA PIAZZA CHANOUX
L’elegante Hotel de Ville sorge sulla piazza un tempo intitolata a Carlo Alberto, Re di Sardegna, dove ancor prima però, nel 1352 trovava qui spazio il Monastero dedicato a San Francesco, le cui tracce rimangono oggi conservate sotto i Sanpietrini della pavimentazione geometrica.
L’attuale piazza è considerata il salotto della piccola città di Aosta ed è stata dedicata al politico Emile Chanoux, in onore al suo impegno civile ed alla sua scomparsa, dovuta alla lotta antifascista in Valle d’Aosta.
Da sempre luogo di ritrovo dei cittadini di ieri e di oggi, la piazza funge da grande luogo di “esposizione”, palcoscenico di eventi e manifestazioni durante tutto l’anno.
Tra le più rappresentative della nostra cultura e tradizione è da ricordare L’ Atelier des Metiers che ospita I “Big” dell’artigianato valdostano di durante la Fiera di Sant’ Orso sia invernale che estiva, il mercato cittadino di prodotti eno-gastronomici della Coldiretti, e l’importante appuntamento di carattere letterario “Les Mots”, il festival della parola. Inoltre, molte altre manifestazione di carattere sportivo che coinvolgono tutta la cittadinanza.
L’HOTEL DES ETATS
Un altro Hotel in piazza ? Non proprio… Benché un hotel esistette sotto i portici con il nome di “Hotel des Ecus”, l’Hotel des Etats, dal francese antico “hostel” e dal latino “hospitale”, situato accanto al Municipio, era in questo caso la sede dove si riuniva l’Assemblea degli Stati Generali, chiamata poi “Conseil des Commis“, operante dal 1536, che aveva il compito di legiferare in diverse materie tra le quali quelle fiscali, di sanità e di ordine pubblico.
L’edificio risale alla metà del XVIII° sec. e venne sopraelevato nel secolo successivo. Oggi ospita esposizioni temporanee.
GLI ALTRI EDIFICI MENO NOTI DELLA PIAZZA
Numerosi edifici storici contornano il “salotto” di Aosta come un ampio spazio delimitato da altri edifici antichi molto signorili.
Sono Palazzi conservati e restaurati tra la fine del 1700 e gli inizi del 1900 , oggi sedi di uffici ma che conservano ancora nella forma e nei particolari il fascino della loro storia.
La Casa dei Conti Nicole de Bard ad esempio che ospitò alla fine del 1700 il noto scrittore savoiardo Xavier de Maiste, la casa dei Conti di Bosses e quella dei nobili Cerise.
Se parliamo di Aosta nella “Belle Epoque” non possiamo non citare un elegante edificio sorto in Piazza Carlo Alberto (oggi Piazza Chanoux) e probabilmente sull’antica casa dei Baroni di Hone, nella metà del 1800 era l’ “Hotel Couronne e de la Poste”, come testimonia la grande immagine dipinta su una facciata del cortile interno, luogo dove avveniva lo scambio delle diligenze che provenivano da Ivrea.
“Al Couronne” soggiornarono i personaggi più illustri del secolo scorso, come il noto poeta Carducci già caro alla Valle d’Aosta, Giuseppe Giacosa che vi era di casa, ma anche Amedeo di Savoia il Duca di Aosta, la regina Margherita, il duca di Genova suo padre, il Re Leopoldo del Belgio e molte altre élites.
Poco più a nord invece, a lato del palazzo Comunale spicca inoltre la “Maison Frassy” un elegante edificio che richiama lo stile Liberty.
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Aosta medievale
