Visite ai luoghi di Napoleone Bonaparte in Valle d’Aosta

Personaggi che hanno fatto la storia,


Napoleone in Valle d’Aosta, le tappe e le visite ai luoghi 

Era il mese di maggio del 1800, molto probabilmente in uno di quei giorni ancora molto freddi e ventosi ai 2473 metri di quota del “Colle”, nonostante l’arrivo della primavera.
Il generale in comando Lannes, precedeva il passo delle sue truppe francesi conducendole sempre più in alto.
Centinaia di soldati che diventavano migliaia riunendosi tra loro in corpi d’armata autonomi, con compiti ed incarichi specifici, guidati da quello che la storia definì uno dei più grandi condottieri e strateghi militari, Napoleone Bonaparte, si spostavano con il peso della pesante artiglieria verso le alte vette alpine a cavallo tra la Svizzera e l’Italia.
L’obiettivo ben studiato era chiaro, trovare la via più rapida e inaspettata per entrare in territorio italiano e sorprendere il nemico austriaco con l’avanzata verso la piana del Po.

 

COLLE DEL GRAN SAN BERNARDO
visita dei luoghi storici e dei monumenti tra Italia e Svizzera

 

Durante la seconda Campagna d’Italia la Valle d’Aosta venne attraversata dal più grande esercito di sempre, l’Armata di Riserva che contava circa 40.000 soldati. Il passaggio non fu facile ne per gli uomini ne per le attrezzature e i cavalli .
Di questo celebre passaggio rimangono visibili oggi presso il Colle del Gran San Bernardo, lungo la strada in discesa verso il versante italiano, una targa realizzata in ferro battuto, in onore della resistenza delle popolazioni locali ai francesi, oltre al valore dei soldati, ed il bellissimo monumento commemorativo in marmo bianco, fatto commissionare da Napoleone stesso, in memoria del suo stimato generale Louis Desaix, morto a Marengo.

Nella sua avanzata verso Aosta , l’esercito francese percorse tutti i piccoli paesi e borghi della vallata, Napoleone sostò nei paesi di Saint Rhémy en Bosses e in bassa valle, nella località di Verrès trovò riparo presso la Prevostura di Saint Gilles, a pochissimi chilometri dalla piccola fortezza seicentesca di Bard.

 

AOSTA
visita del centro storico e della Piazza principale

A pochi giorni di distanza dal superamento del Colle,  nella metà di maggio, le truppe arrivarono ad Aosta, capoluogo della regione sin dall’epoca romana.
Il grande Convento dedicato a San Francesco, che occupava una vasta porzione a sud-est del centro della città e che divenne in seguito la Piazza principale aostana, (oggi Piazza Chanoux) venne riutilizzato come luogo ideale per alloggiare le truppe militari.
Venne fatto quindi sgomberare dai religiosi e definitivamente lasciato alla sua sorte, fino all’abbattimento avvenuto nella metà 1800 per far posto alla costruzione dell’edificio comunale, l’attuale Hotel de Ville in stile neoclassico.

 

BARD
visita del Borgo medievale e del Forte

Il passaggio in Valle d’Aosta non fu affatto breve, come immaginato dai francesi ne privo di ostacoli.
E’ proprio qui a Bard che arrivò il colpo più duro, l’ostacolo più grande da superare.
Stretti tra le rocce e le abitazioni di origine medievale, in quello che è considerato un restringimento geologico naturale del fondo valle, il generale Berthier in comando dovette arrestare il suo esercito per lungo tempo.
Dopo 14 giorni di duro assedio da parte dei 400 uomini (in parte austriaci) della piccola fortezza arroccata, i francesi dovettero dar sfogo a tutto il loro ingegno ed alla strategia, trovando passaggi alternativi al borgo, tra sentieri e boschi circostanti, nonché stratagemmi per condurre l’artiglieria sotto tiro da parte della fortezza, fuori dal borgo e quindi al sicuro.
Diversi sono i racconti e le curiosità circa l’episodio che vedrà finalmente, dopo tanta fatica, il passaggio in uscita dalla Valle d’Aosta di tutta l’Armata e il riconoscimento del “valore alle armi” al comandante Berknof che resistette con i suoi soldati per ben due settimane di conflitto.

 

IL FORTE OGGI
visita del Borgo medievale e del Forte

Cosa successe in seguito?
Napoleone si ricordò non piacevolmente della nostra Valle ed in seguito alla vittoria ottenuta a Marengo, decise di far radere al suolo il suo “vecchio nemico”, la piccola fortezza originaria del 1600!
Il Forte che vediamo oggi, venne quindi ricostruito in soli 8 anni dal 1840 al 1848 diventando l’inespugnabile baluardo utilizzato dal demanio militare fino al 1975, poi riconvertito in un polo museale d’eccellenza.

 

 

 

Vi aspetto per svelarvi altre curiosità interessanti sulla vicenda e
molte altre storie su personaggi e particolarità della Valle d’Aosta
.

 

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