Castello di Ussel e la penna “Bic”

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Il castello di Ussel è un suggestivo esempio di costruzione di difesa militare Medievale in stile monblocco arroccato come una sentinella...

MASSICCIO MA CON ELEGANZA…

Il territorio di Chatillon ospita ben 4 castelli, di cui il più suggestivo è sicuramente quello di Ussel!

Costruito in posizione strategica a stapiombo sulla Dora Baltea, domina un lungo tratto del fondo valle dove venne realizzato l’antico tracciato viario della Via Francigena, affaciandosi verso i paesi di Saint Vincent e Chatillon.

Il suo aspetto massiccio e compatto lo identifica come il primo castello della tipologia monoblocco realizzato in Valle d’Aosta, costituito da un corpo unico rettangolare ma soprattutto come novità e svolta nell’architettura militare medievale.

Il castello appartenne alla famiglia Challant del ramo Chatillon di cui Ebalo II°, Signore di Ussel e Saint Marcel ne fu il costruttore nel 1343 e lo scelse come residenza fino al 1470.
Con la morte di Francesco I°, ultimo Signore del ramo di Ussel, il castello ebbe la funzione di prigione e caserma.
Nel 1983 i Passerin d’Entrèves, eredi del ramo Challant lo donarono alla Regione Valle d’Aosta.

La sua storia si legò infine all’innovatore della famosa penna a sfera Bic, un noto industriale della Valtournenche che ne finanziò il restauro.

Per volontà dello stesso barone il catello è diventato nel tempo una sede espositiva che ospita mostre temporanee soprattuto durante il periodo estivo.

ARCHITETTURA E CARATTERISTICHE

L’antica fortezza militare ha conservato intatte tutte le sue caratteristiche, in quanto mai rimaneggiata.

La sua forma trae con probabilità ispirazione dalla tipologia degli edifici Siriani di forma allungata.
Si presenta ancora oggi in tutta la sua eleganza con 4 compatte facciate arricchite da numerose bifore stemmate a diverse altezze e una decorazione delle superfici murarie con andamento a “spina di pesce”.

Quattro alte torrette laterali, di cui due cilindriche e due quadrate lo rendono più “morbido” sul lato sud, dove è situato anche l’ingresso protetto da una caditoia.
Il camminamento di ronda si trova appena la di sotto della merlatura, in parte crollata ed è percorribile interamente grazie ad un accurato restauro.
L’interno si presenta vuoto ma suggestivo, dato dalla presenza di roccia viva sulla quale venne edificato e per la presenza di un camimìno monumentale che raggiungeva diversi piani.

 

IL BARONE BICH E LA PENNA A SFERA

Nel corso dei secoli il Castello legherà il suo nome alla famosissima penna a sfera Bic, per via non del suo inventore ma del suo geniale innovatore, il Barone Marcel Bich (1914 – 1944) , noto industriale originario della Valtournenche.

E’ a Parigi che egli negli anni ’50 conobbe l’ungherese Lazlo Birò, dal quale acquistò il brevetto della penna. Creò in seguito un’industria a cui diede il sui nome, privato della h finale.

Al Barone Bic inoltre si deve l’invenzione di altri rivoluzionari oggetti di uso comune l’accendino ed i rasoio.

E’ proprio nel Castello di Ussel da lui resaturato come bene collettivo, che nel 1998 vi fu la prima esposizione dedicata alla vita del Barone e delle sue creazioni.

 

 

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